Los Angeles

Dopo non so più quante ore di macchina (8, 9 o forse anche di più), e dopo aver attraversato il deserto, atteso tanto per trovare un'area di servizio per mangiare, aver attraversato il deserto delMojave con 47 gradi di temperatura, siamo arrivati alla periferia di Los Angeles.
Ci hanno accolto autostrade a sei corsie (in condizioni pessime - guai a chi critica lo stato delle autostrade italiane!) e un traffico pazzesco per entrare in città. Solo grazie alla corsia dedicata alle auto con almeno due passeggeri abbiamo evitato di stare in coda forse per due ore!
La città si presenta enorme, caotica, è decisamente non bella, ma si sa che è Los Angeles è come tutta la California deve avere un fascino nascosto. Speriamo solo di scoprirlo...
Lasciati i bagagli abbiamo subito deluso i piani di Carolina che candidamente ci ha comunicato che sognava relax a letto leggendo un bel libro!
Lasciati i bagagli subito da UMAMI ad Hollywood Boulevard per il miglior hamburger della mia vita (opinione quasi unanime, ci torneremo prima di partire!!), poi a letto presto: domani ci sono gli Universal Studios e sarà faticoso!
La giornata agli Studios è stata divertente per tutti nonostante fosse una giornata per i bambini. L'organizzazione di questi posti è perfetta e riesce a far passare un sacco di tempo a bambini ed adulti tutti sorridenti. 
Pazzesco che tanta gente sia disponibile, è tutto sommato felice, di pagare 100$ a testa per entrare in un parco di divertimenti all'interno del quale spenderanno comunque tantissimo per pranzi, gadget e varie senza lamentarsi (a parte i 4$ per una bottiglietta di acqua, per quella in mi sono lamentato!).
È triste constatare come a Roma non si riesca ad organizzare niente del genere per i turisti che regolarmente se ne vanno parlando di quanto la città sia caotica e sporca!
Anyway, la giornata è stata lunga, divertente e faticosa. Abbiamo cenato lì e siamo tornati in albergo distrutti e pronti per l'ultima giornata a Los Angeles, e l'ultima giornata di vacanza per gli altri...
...sveglia con un po'più di tranquillità, "buchiamo" tutti i propositi di partenza "entro le..." e ci mettiamo in moto per le spiagge di Santa Monica e Malibù!
A Santa Monica c'ero già stato. Mi ricordo la più bella corsa della mia vita per più di 20km all'alba vicino alla spiaggia con i primi surfisti che iniziavano a cavalcare le onde. Stavolta però l'ho vista vivere! Siamo partiti dalla spiaggia di Venice Beach dove passa il tempo un sacco di gente di tutti i generi: dai surfisti che passeggiano scalzi per la strada con la muta slacciata (sotto lo sguardo "ammirato" delle nostre tre donne), alle ragazze rifatte che corrono, a persone di ogni età che giocano ad un Beach Tennis che non avevo mai visto, fino ai ciccioni che passeggiano mangiando. La domanda è: ma sono tutti in ferie o c'è gente che vive così mantenendosi chiasà come? Il sospetto che ci fossero parecchie persone della seconda categoria è alto! Io intanto iniziavo a sentire il fascino non più tanto nascosto della California del Sud di cui parlavo prima...che posto "figo"!!
Il lungo mare è costeggiato da una pista ciclabile trafficatissima di bici, skateboard e mezzi di trasporto di ogni genere. Ci sono negozi per surfisti e di souvenir di ogni genere, e centinaia di villette con vista mare, strette davanti (si vede che lo spazio che costa è quello che vede il mare) ma profonde! Alcune ville vista-mare sono belle grandi!!!
Malibù è diversa. È quella dei ricchi. Qui non ci sono i negozietti per i turisti ma un centro commerciale con boutique eleganti e costose frequentati da signore ingioiellate che hanno dato carta bianca al loro chirurgo plastico. Qui i surfisti sono più biondi, le onde sono più alte, le macchine sonoo più pulite, le commesse sono più belle e gentili e le ville in riva al mare...diciamo che non sono strette davanti!! Ecco il fascino del posto che non è più così nascosto. Ecco che si capisce perchè i vari imprenditori e produttori cinematografici abbiano scelto un posto come questo per sviluppare i loro business e spendere i loro soldi!
Le spiagge sono tutte libere, non esistono stabilimenti, ombrelloni, lettini e sedie a sdraio. Esistono i bagnini, quelli si! I famosi baywatch con le loro casette tipiche di queste spiagge, e le loro automobili rosse lucide. Beh...bei posti, bel mare (gelido però!), bel clima. Che altro dire? Mi sa che 'sto fascino non è più tanto nascosto...
Per il pomeriggio ci dividiamo. Noi con Emma e Francesco da una parte e i Riggieroncon un programma leggermente diverso.
Avevamo ben tre obiettivi: Rodeo Drive, la strada dello shopping di lusso di Beverly Hills, le impronte degli attori a Hollywood Boulevard e la scritta Hollywood sulla collina.
Prima tappa Rodeo Drive. È la "via Condotti" di Beverly Hills, solo più grande, pulitissima e non troppo affollata. Ci sono tutti, ma proprio tutti!, i negozi del lusso. Quello che è bello è vedere le persone. Da una parte i turisti come noi, con i loro bermuda, gli zainetti e le macchine fotografiche. Dall'altra si trovano signore arabe con la scorta che le segue a breve distanza e che porta i pacchetti, bellissime ragazze super in forma e super vestite, Rolls Royce davanti ai negozi in attesa e Ferrari, Lamborghini e altre super car che sfilano rombanti sulla strada. È un mondo finto, affascinante ma finto. Ma è divertente vederlo da vicino è oggettivamente ci si sente attratti. Guardavamo dentro le macchine cercando di immaginare chi fossero le persone. Antonella forse ne ha riconosciuta una: sembrava proprio Tina Turner...
Finito il "windows shopping"; il negozio di Giorgio Beverly Hills non c'era più con sommo rammarico di Francesco che si è sentito vecchio per questa prematura scomparsa!
Tutti in macchina e si riparte. Decidiamo di curiosare per le strade adiacenti per vedere qualche villa. E in effetti qui è tutta un'altra storia rispetto alle zone viste fino ad'ora. Ville bellissime, giardini e recinzioni, sempre con le solite super-car parcheggiate fuori. Basta così. Andiamo a cercare la scritta Holliwood sulla collina che le bambine vogliono fotografare. Leggiamo su internet che da una certa Mullholland Drive, in fondo, dopo le ville dei VIP, si può avere una bella visione della scritta. Proviamo, così vediamo ancora qualche altra villa... Beh, della scritta neanche l'ombra, era proprio dalla parte opposta, ma abbiamo capito cosa sono le vere ville "Holiwoodiane". Altro che quelle al centro di Beverly Hills!!
In un paio di casi abbiamo pensato che fossero grandi alberghi mentre erano ville private. Pazzesco! Mai visto niente di simile!! Qui le super-car non si vedevano. Troppo lontane dai cancelli!!
Grazie a internet per l'errore. Non saremmo mai finiti in quella zona altrimenti!!
Cena di nuovo tutto assieme ancora per l'ultimo hamburger di UMAMI e poi puntati a al "teatro cinese" a vedere le impronte dei personaggi. Le bambine molto eccitate da quelle di Harrison Ford e dei robot di Guerre Stellari (ho creato due mostri). Comunico a tutte le donne che George Clooney avrà pure un bel visetto ma ha le mani piccole oltre che le spallucce!!!

La scritta di Holliwood l'abbiamo vista oggi, sabato, partendo verso San Diego. 
Ci siamo separati dagli altri che stanno tornando a Roma. Ancora due giorni, dopo tanti giorni assieme. Buon viaggio ai nostri compagni di viaggio e grazie per le belle giornate insieme!

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